VECTOR peter La stratificazione e le sovrapposizioni | Il Mondo dei vettori. Geometrie e layer.
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Parole chiave nell’analisi del lavoro di Eisenman sono script, codice e stratificazione. Fondamentale è anche il legame con Terragni. Sotto la spinta del maestro Collin Rowe, durante gli anni ’60, Eisenman focalizzerà l’attenzione sugli aspetti linguistici (sintassi della composizione) dell’opera di Terragni, studiando a fondo soprattutto la Casa del Fascio (Como, 1932-36) e la Casa ad appartamenti Giuliani-Frigerio (Como, 1939-40). Nell’analisi della prima, egli vede un’operazione di erosione verso l’interno del semi-cubo, mentre nella seconda sembra vedere il processo opposto, quello di esplosione da dentro a fuori. Nella House II è abbastanza evidente il legame con le opere di Terragni: qui elabora il concetto di implosione, o di esplosione trattenuta. L’opera di lettura asimmetrica, di sfalsamento dei piani, di scomposizione sottolinea un movimento di esplosione trattenuto dai limiti fisici dell’area del progetto. Siamo negli anni ’60: i grandi maestri del Novecento che avevano dato risposta ai grandi problemi posti dalla rivoluzione industriale sono morti e con loro l’architettura funzionalista d’autore. E’ forte la necessità di un cambiamento di statuto dell’architettura che deve superare la soluzione sintetica. Eisenman chiede all’Architettura: Se l’architettura della sintesi, della ragionevolezza, della complessività era onnicomprensiva, i nuovi movimenti si concentrano, invece, su aspetti tematici particolari. Con la House X si ha una svolta interessante nel lavoro di Eisenman. Si intuisce che non si tratta di un puro gioco linguistico ma ci sono altri livelli di significato più profondi legati al rapporto con il contesto e con il sito su dislivelli(le operazioni progettuali precedenti erano perlopiù fatti atopici, inseribili in qualsiasi contesto piatto). Il sistema compositivo è caratterizzato dalla presenza di un asse centrale che si sviluppa sul declivio e che si dirama in quattro quadranti aventi diverse connotazioni formali e materiche.
Nel ’76 Eisenman vive una crisi profonda legata al problema dell’ integrazione della matrice generativa del testo con le valenze realistiche delle esigenze del committente. Oltretutto, il Postmodern scatena la crisi totale dei valori dell’architettura funzionalista. La chiave di superamento di questa crisi è il CONTESTO. Il movimento Moderno era stato acontestuale ; il Post-Modern lo supera con una logica inclusivista. Eisenman riesce a sviluppare un’interpretazione del contesto che non è meramente inclusivista e post-moderna attraverso l’introduzione di alcuni concetti chiave: Il Palinsesto : è la pergamena sulla quale sono visibili le tracce dei testi precedentemente scritti. In-between : è una tecnica basata sull’intervento in spazi che non sono né interni né esterni ma che interagiscono sulle architetture adiacenti e sull’ambiente circostante. Nel progetto per un campus universitario in una cittadina dell’Ohio, Eisenman conficca il nuovo edificio in un’area intasata dalla presenza di altri edifici che vengono coinvolti nel progetto e riutilizzati, ampliati, valorizzati… Vibrazioni e oscillazioni : si configurano spazi che riproducono i momenti di una vibrazione o di un’oscillazione. Il tema del movimento e del dinamismo aveva raggiunto l’apice di espressione nelle opere visionarie e surreali dei Futuristi: da un lato Sant’Elia e i Neoplastici avevano intrapreso la strada del tema eroicamente dinamico ma carente nella modalità di rappresentazione, dall’altro Balla era riuscito a caratterizzare dinamicamente le sue opere in maniera genetica. Basti pensare alla Dama con cagnolino, nella quale Balla sceglie un tema prosaicamente dinamico ma geneticamente dinamico nella modalità di rappresentazione: l’oscillazione.
Diagrammi : negli ultimi anni lo studio Eisenman si avvale dell’ausilio di programmi vettoriali molto complessi, integrando i diagrammi informatici con diagrammi concettuali e diagrammi plastici. |